Nella storica cornice del Palazzo Paternò di Montecupo a Caserta, il Garden Club, presieduto da Rosa Salemme Valentino, ha ospitato la presentazione del volume “La camelia nei giardini storici della Campania”, edito da Arte’m, e curato dall’Associazione Premio GreenCare.
Introdotti dalla presidente Salemme Valentino, hanno preso la parola Benedetta de Falco, presidente del GreenCare, Addolorata Ines Peduto, presidente del GreenCare Caserta, Nicola Tartaglione, architetto paesaggista e curatore di giardini storici, Aldo Cobianchi, delegato per la Campania della Società Italiana della Camelia.
In sala il pubblico interessato ed attento delle 50 Socie del Garden Club Caserta, con la vice presidente del Greencare Caserta Floriana Marino, il presidente del GreenCare Cilento Massimo Luigi Cesare, la socia del GreenCare Raffaella Paternò di San Nicola.
La libreria Pacifico ha portato le copie del volume che sono state acquistate con grande entusiasmo dalle numerose Signore per sostenere le attività dell’Associazione Premio GreenCare.
La presidente Salemme Valentino, dando il benvenuto ai presenti, ha spiegato come la presentazione del libro sulle camelie nei giardini storici si inserisca a pieno titolo nelle attività del Garden Club, sempre attento ad approfondire temi di carattere botanico-storico.
Nell’introduzione Benedetta de Falco, ringraziando per l’affettuosa ospitalità, ha sottolineato il grande impulso dato dai Garden Club italiani alla causa della camelia, contribuendo con azioni di valore a tenerne alto il prestigio, la storia e la cultura ad essa legate e promuovendone la sua diffusione. Ha ricordato le indimenticabili Mostre delle Camelie a Villa Pignatelli con i cestini di fiori provenienti da giardini e terrazze di tanti amici di famiglia, tra questi Uzza de Gregorio, attiva e fattiva presidente del Garden Club Napoli. Ha ringraziato i coautori del libro Peduto e Cobianchi per aver generosamente contribuito con competenza alla realizzazione della prima monografia italiana sulla camelia, e sottolineato l’importanza del suggerimento di Tartaglione con la segnalazione della camelia atroviolacea che poi ha dato luogo all’immagine di copertina. Ha ricordato che il volume è stato stampato grazie al sostegno dell’imprenditore Antonio Maisto.
Addolorata Ines Peduto ha illustrato le specificità dei fiori di camelia con un racconto per immagini che si è concluso con uno sguardo al futuro sul percorso a binari paralleli di rendere edotte le nuove generazioni sulla biodiversità in natura per proteggerla e tutelarla, e le visite tattili olfattive per l’inclusione di pubblici fragili.
Nicola Tartaglione si è soffermato sul tema dell’attenzione da riservare al verde storico, con le prerogative delle varietà che si tramandano di generazione in generazione, allertando i presenti ad impegnarsi affinché nulla vada perduto del patrimonio botanico dei nostri territori. Ha ricordato il dolore per la perdita di un giardino importante, con un boschetto di camelie di straordinaria dimensione, che è scomparso per l’ignoranza degli amministratori pubblici e tanta diffusa inconsapevolezza.
Aldo Cobianchi, dopo un avvincente racconto sul primato assegnato al Giardino Inglese di Caserta, quale luogo della messa a dimora della prima camelia nell’Europa continentale, proveniente dalla Cina sulle rotte britanniche, ha posto, con il giusto orgoglio campanilistico, il tema della valorizzazione di questa prerogativa per la città di Caserta. Ha ricordato come si è impegnato per una segnaletica ad hoc all’interno del Parco della Reggia di Caserta e con i Sindaci per ottenere la scritta di benvenuto “Caserta, città della Camelia”. Battaglie di civiltà culturale che sono ancora attuali e per le quali bisogna ritrovare le giuste energie per affrontarle nuovamente e riproporle.
Bouquet di macchia mediterranea e camelie ed un grembiule verde con il logo del Garden Club Caserta sono stati donati ai relatori che li hanno ricevuti con grande apprezzamento ed entusiasmo.
L’iniziativa si è conclusa con un cocktail ed un brindisi per un momento di serena spensieratezza nelle sale affrescate del bel palazzo casertano.
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