Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione dell’agronomo Giovanni Rodriguez in merito ad alcuni pini di via Petrarca.
“Segnalo che su via Petrarca, alla confluenza con il Parco della Rimembranza , e lungo la via che dal Parco Manzoni conduce sino alla suddetta confluenza, ho osservato lato destro e lato sinistro, giovani piante di Pino di diverse età, sette, otto, dieci anni alcuni, altri di minore età. Non vorrei perciò che i nostri solerti operatori del verde pubblico comunale, stiano risolvendo il problema del reimpiazzo veloce con pini provenienti da altri siti, e non da vivaio, nell’intento magari di ripristinare celermente lo stato dei luoghi, oggi assolutamente impresentabili, in attesa magari di risanare strada e marciapiedi. Nell’allegare alcune foto, segnalo comunque che i suddetti giovani pini sono del tutto criticabili nella loro formazione, manutenzione, e impianto, tecnica agronomica assente comunque dal loro primo impianto. Alcuni sono talmente storti, la cui inclinazione relativa ai fusti varia dai 20,30,45 gradi, taluni hanno la chioma sproporzionata al diametro del fusto, come dell’apparato radicale in evidente sofferenza, che non riesce a penetrare e neanche ad espandersi, a causa di mancate irrigazioni e di buche poco profonde, e lo si evince anche dalla corteggia rinsecchita, e che non si è allargata nel diametro per una mancata crescita del floema e dei vasi xilematici,
a causa come detto di deficienza irrigua e di concimazione. La potatura e formazione è inesistente, sia prima al trapianto che durante la vita vegetativa, affastellamento di inserzioni rameali, misti a getti dell’annata o degli anni precedenti, confluenze a V che precludono alla rottura del ramo inserito nel tronco, e non ad U come dovrebbero essere, chiome già diseguali, e non tipiche dell’ombrello , caratteristiche varietali del Pino Marittimo. Ed infine le buche! Dalle foto si evince che non si è proceduto all’impianto scavando buche, larghe e profonde, così si spiegano le varie inclinazioni dell’asse/fusto portante la pianta, che con il tempo mancando le radici di ancoraggio, si inclinano e sono perciò destinate a cadere sulle teste dei malcapitati che ci capitano.
In conclusione proporrei all’Assessorato del Verde Pubblico, e dei suoi operatori, un sopralluogo dello stato dei luoghi descritti, perchè la toppa non sia peggio del buco, e nel contempo si invitino gli operatori ad una maggiore e risolutiva sorveglianza di natura agronomica elementare durante i lavori di impianto e manutenzione dell’arboratura cittadina, dopo lo scempio dei pini tagliati e segati lo scorso anno” dottor Giovanni Rodriguez, agronomo.
Abbiamo appurato che i pini, di cui ci riferisce il dottor Rodriguez, sono stati impiantati solo 4 anni fa, ed abbandonati al loro destino senza manutenzione e cura da parte del Comune di Napoli.
“Vogliamo con l’occasione ribadire un nostro convincimento – dichiara Benedetta de Falco, volontaria di Premio GreenCare – E’ inutile invocare la piantumazione di nuovo verde se poi non viene messo a dimora correttamente e non sono previste manutenzioni e cure condotte con competenza e continuità. Questi giovani pini sono stati già attaccati da parassiti e già stanno crescendo piegati. Quindi già stanno “coltivando” le ragioni del loro futuro abbattimento. Al Comune di Napoli va chiesto come pensa di manutenere il verde urbano: con quali risorse, con quali forze, con quali competenze. Ma soprattutto come mai il Comune di Napoli non si prende cura di questo nuovo verde già messo a dimora. Per questi giovani pini bisogna con urgenza: mettere dei sostegni come quelli applicati agli alberi di piazza Municipio, potare le chiome per rinforzare il tronco, fare i trattamenti antiparassitari, ed infine concimare. La loro moria configurerebbe anche un danno erariale”.
Le foto sono dell’agronomo Giovanni Rodriguez.
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