Il Gran Teatre del Liceu di Barcellona ha riaperto la chiusura per l’emergenza sanitaria da coronavirus. Il suo primo concerto è stato eseguito per un pubblico decisamente insolito: in platea presenti 2.292 piante. Ad esibirsi sul prestigioso palco il quartetto d’archi Uceli con lo spettacolo “Concerto per il biocene” in cui le piante hanno ascoltato “I crisantemi” di Giacomo Puccini in una versione ridotta. Lo spettacolo porta la firma dell’artista Eugenio Ampudia che si è ispirato alla Natura che durante il lockdown si è rigenerata riconquistando i suoi spazi.
Innanzi ad innumerevoli presenze vegetali, delle più disparate varietà, si è voluto portare all’attenzione il dramma che sta vivendo il mondo dello spettacolo messo in ginocchio in questo momento dopo il lockdown: senza pubblico lo spettacolo non può andare avanti.
Il direttore artistico Víctor Garcia de Gomar spiega: “Con questa iniziativa il Liceu solleva molte domande sull’assurda situazione in cui si è trovata l’Umanità durante questo isolamento: un pubblico privato della possibilità di essere pubblico”.
Mentre il Teatro dell’opera si è trasformato in un rigoglioso giardino per una notte, centinaia di persone si sono sintonizzati sui canali ufficiali per ascoltare lo spettacolo da casa. Il concerto di otto minuti si è concluso con il suono delle foglie e dei rami che soffiavano nel vento ed hanno risuonato in tutto il teatro dell’opera al posto degli applausi. Una volta terminato il concerto le 2.292 piante sono state donate a medici, infermieri e operatori sanitari in segno di ringraziamento per essersi impegnati nella battaglia contro il coronavirus. Lo stesso artista Ampudia ha voluto ricordare che, “Siamo alla fine di un’epoca e dovremmo prenderne coscienza tutti. Sentirsi più vicini e solidali gli uni con gli altri è l’obiettivo”.
Il concerto è attualmente disponibile sui canali social del teatro e sulla piattaforma YouTube.
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