L’Associazione Premio GreenCare per sottolineare il ruolo sociale del Real Bosco di Capodimonte, dopo essere stata tra i promotori ed organizzatori delle iniziative di crowdfunding per donare i campetti di calcio ad uso gratuito dei ragazzi che frequentano il parco, ha acquistato con propri fondi con il socio sostenitore Gianfranco D’Amato, DIEGO un’opera di Paolo La Motta che raffigura Diego Armando Maradona bambino e l’ha donata al Museo di Capodimonte per essere parte della sua collezione permanente.
Diego è, infatti, inventariato nelle Collezioni del Museo di Capodimonte con il numero Q 1941.
Il dono sintetizza una riflessione sull’infanzia “negata” che lega assieme bambini di luoghi geograficamente lontanissimi, ma che purtroppo condividono l’esperienza dell’abbandono e della trascuratezza da parte degli adulti. Ragazzini che vivono in strada, in quartieri degradati, privi di quelle cure necessarie per il corretto sviluppo di un essere umano.
Appaiono così simili tra loro i bambini della Sanità, dipinti da La Motta ed esposti nella sua personale “Paolo La Motta. Capodimonte incontra la Sanità” (Museo di Capodimonte dal 18 febbraio 2021), i ragazzini dei Quartieri Spagnoli, del Rione Traiano e di Scampia ed anche il piccolo Dieguito. Cresciuto anche lui in un contesto svantaggiato, dal quale si è potuto affrancare solo grazie a quel talento che lo ha reso celebre in tutto il mondo, ma che purtroppo non è bastato a salvargli la vita.
L’iniziativa è accompagnata da un videoclip che spiega sinteticamente l’iniziativa di Premio GreenCare, la cui donazione ha fatto in modo che il Museo di Capodimonte abbia un Maradona in collezione, così da attrarre pubblici nuovi, anche giovanili, ed essere inserito a pieno titolo negli eventuali circuiti turistici dei fans del Pibe de oro.
Lo scrittore Maurizio de Giovanni, da sempre amico del Premio GreenCare, ha prestato la voce per il video. La regia è di Andrea Matacena.
Il video è visibile sul canale Youtube dell’Associazione Premio GreenCare Aps: https://youtu.be/pBvUmSFFGIM
Di seguito il testo del video:
“Diego è uno di noi. Non l’ho visto giocare dal vivo, ma ho visto i filmati dei suoi goal ed è un grande. So che è nato e cresciuto in un posto uguale ai vicoli di Napoli ed in strada cosa puoi fare se non tirare calci ad un pallone? La maestra mi ha spiegato che il talento non è bastato a salvargli la vita. Io, invece, spero di salvarmi la vita. Voglio diventare un calciatore, comprare una casa, farmi una famiglia. Appoggiare la testa sul cuscino e dormire sereno. Sono stato contento di trovare i nuovi campetti nel Real Bosco di Capodimonte. Possiamo allenarci e ci divertiamo. Nel Museo sono entrato una sola volta per vedere un quadro. Sembra una foto di Maradona bambino. Mi piace. Penso che mi assomiglia. Forse è lo sguardo. Non so se ho talento, ma lo spero” (testo di Benedetta de Falco).
Ricordiamo che i campetti di calcio sono stati donati dalle Associazioni Amici di Capodimonte Ets, Associazione Chicco d’amore – In ricordo di Francesco e Consuelo, Euphorbia srl, i nostri soci sostenitori Ferrarelle Spa e Russo di Casandrino Spa, 500 benefattori con gli altri nostri sostenitori Grimaldi Group, Mati Sud Spa, Graded Spa, Cupiello, Sit & Service.
Nei contesti svantaggiati i giardini pubblici rappresentano grandissime chance, se tenuti in stato di decoro ed utili a svolgere la funzione sociale che sempre più sono chiamati a svolgere, soprattutto ora con la ripresa della vita di comunità dopo la pandemia.
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