Un gruppo di migranti, provenienti da Iraq ed Iran, è approdato la scorsa notte sulla spiaggia della Baia di Ieranto, Bene FAI, sito di interesse comunitario ed incluso nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.
Giunti, come novelli Ulisse, in uno scenario naturale di straordinaria bellezza, dove Plinio il Vecchio colloca l’incontro tra le Sirene e l’Eroe errante, nel suo ritorno ad Itaca, come raccontato da Omero nell’Odissea. Ma anche il geografo Strabone parla di un passaggio di Ulisse in questo luogo. Protagonista, il luogo, anche dell’opera La terra delle sirene (Siren Land) di Norman Douglas che abitò la Casa Silentium ad inizio ‘900, lungo la strada tra Nerano e la Baia. Libro che esalta “il benigno senso di umanità” dei Greci, il cui testimone oggi è passato idealmente nelle mani della comunità massese.
Percorrendo i sentieri della Riserva FAI, i migranti sono giunti al borgo di Nerano, dove gli abitanti si sono mobilitati con i primi soccorsi, rifocillandoli con cibo ed acqua, ed esaltando con questa azione generosa quel senso dell’accoglienza e dell’ospitalità che ha reso grande la civiltà del Mediterraneo, dove la diversità dei popoli e delle culture, è la principale ricchezza.
Poi è scattata la macchina assistenziale istituzionale, con in prima fila il Comune di Massa Lubrense, diverse Forze dell’Ordine con il coinvolgimento di Protezione Civile e Servizi sociali comunali e della competente ASL.
16 persone – 14 uomini e 2 donne – che arrivano nel nostro Paese in uno dei momenti più drammatici della storia dell’Umanità ed approdano in un’area verde, amena, felice, naturale. Gli sarà sembrata davvero la Terra Promessa, la Terra delle Sirene, con anche la signora Rosa della Salumeria di Nerano che mobilita tutto il borgo in una gara di solidarietà, davvero straordinaria.
Accogliamo quanto accaduto come un segno che rinforza il significato di un’area verde naturale protetta che, a sua volta, ha protetto lo sbarco di persone disperate.
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