Una vista speciale sui Faraglioni e un belvedere a strapiombo su Marina Piccola con lo sguardo che segue le curve di via Krupp fino al mare. Così si può riassumere la bellezza paesaggistica dei Giardini di Augusto a Capri, dedicati al primo imperatore romano Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto che amò l’Isola azzurra e vi soggiornò lungamente.
I giardini di Augusto sono un capriccio dell’industriale tedesco dell’acciaio Friedrich Alfred Krupp – produceva cannoni – che agli inizi del Novecento acquistò alcuni suoli per edificarvi una villa ben collegata al mare attraverso proprio via Krupp. La sua passione per le ricerche biologiche marine lo portava spesso a soggiornare al Grand Hotel Quisisana e sentì l’esigenza di creare una strada che lo conducesse agevolmente alla sua imbarcazione ormeggiata all’ancora nell’insenatura di Marina Piccola. Così nascono i giardini di accompagnamento alla più celebre via Krupp, anche questa fatta costruire per sua volontà. Raggiungere i Giardini di Augusto oggi è una piacevole e morbida passeggiata dalla piazzetta per via Vittorio Emanuele, via Federico Serena, ed infine via Matteotti. Da questa porzione di terra, affacciata sul Mediterraneo, si può anche spingere lo sguardo sul Monte Solaro, Monte San Michele, Monte Tuoro e Monte Tiberio, così da avere un’ampia visione a 180 gradi della bellezza naturalistica dell’Isola Azzurra che comprende anche la Certosa di San Giacomo, posta un poco a ridosso dei suoi terrazzamenti.
E’ un giardino botanico, in cui sono collezionate innumerevoli varietà di flora autoctona, arricchita dalla presenza di piante ornamentali d’importazione: vi possiamo ammirare gerani, ma anche dalie e ginestre che ben dialogano con pini d’Aleppo, ginepri, palme e lecci. Ma anche mimose e bouganvilee, come pure i sempreverdi mirti ed allori, resi gioiosi da innesti di gialle ginestre. Da subito Krupp aprì il giardino alla visita del pubblico e lo abbellì con statue neoclassiche ed una stele di Lenin, opera di Giacomo Manzù, che nel 1908 fu a Capri, ospite dello scrittore russo Maksim Gor’kij.
I lavori botanici furono affidati al giardiniere e vivaista Domenico Ruggero, celebre per aver “allestito” altri parchi e giardini sull’Isola azzurra. Un giardiniere paesaggista alla moda, come testimoniano le sue numerose realizzazioni, da Villa Lysis a Casa Caprile al bosco di Tamborio: molto attivo nell’attività di reintroduzione della macchia mediterranea sull’Isola, in linea con la svolta green che Capri andava via via assumendo dai primi anni del secolo scorso, grazie alla presenza di tanti visitatori stranieri, tra i quali prima di tutto gli Inglesi, grandi amanti dei giardini.
I Giardini di Augusto nel 1918 furono donati al Comune di Capri. Sono ben curati e visitabili, mentre via Krupp è inagibile per pericolo di caduta massi.
Alla confusione della piazzetta fa da contrappunto il silenzio della dimensione paradisiaca di questo angolo di verde: all’ombra degli alberi di alto fusto, su comode panchine, è possibile godere di una grande frescura, ammirando le bordure fiorite delle aiuole.
La brezza, proveniente dal mare, smuove l’aria e sparge i profumi intensi dei fiori per una pausa rigenerante.
Per saperne di più: www.capritourism.com
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