Quando nel 2018 sognavamo un campetto di calcio al Real Bosco di Capodimonte per accogliere, lontano dalle praterie che circondano il Museo con le collezioni, la grande platea della gioventù che frequenta i luoghi e per la quale il calcio è sport democratico e palestra di vita, non potevamo lontanamente ipotizzare ciò che sarebbe accaduto.
Innanzitutto chi poteva immaginare l’ampia partecipazione alle due edizioni della Festa dell’Estate – 900 donatori e circa 46mila euro di fondi raccolti – evento di fundraising, nato da un’idea di Premio GreenCare, realizzato dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, in collaborazione con l’Associazione Amici di Capodimonte onlus, noi di Premio GreenCare ed il supporto dell’Associazione Chicco d’Amore, con il contributo di Euphorbia Srl, Ferrarelle Spa, Russo di Casandrino Spa, Grano Armando, Annamaria Alois San Leucio.
Una raccolta fondi che ha permesso di realizzare un primo campetto di calcio e gettare le basi per crearne un secondo, in attesa di chiudere l’iniziativa con la terza edizione della Festa dell’Estate nel 2022.
Durante una recente visita ai campetti, situati in una “Area Natura” – sul viale che conduce dall’Emiciclo della Porta di mezzo alla Statua del Gigante, superato il Fabbricato San Gennaro a sinistra – abbiamo potuto apprezzare la presenza di una nutrita comunità di giovani che, in maniera dinamica e nel rispetto reciproco dei turni, si alterna nell’uso delle due aree destinate al gioco gratuito del calcio.
Altro elemento di soddisfazione, è stato riscontrare a fondo campo la presenza di tantissime ragazzine intente a chiacchierare tra loro, sui prati o sulle panchine, oppure affannate a fare un tifo gioioso per i loro amici – beniamini – fidanzati in campo.
E’ un segno bellissimo di come un campetto di calcio, in un’area verde ben tenuta, può accogliere e contribuire a realizzare una piccola comunità dove la gioventù cittadina si ritrova in serenità ed amicizia. Dovrebbe essere così ovunque. In ogni Municipalità di Napoli ci dovrebbe essere almeno un luogo così: un posto in cui la cura di chi amministra si tramuta nel rispetto di chi ne ha il godimento. Siamo tutti responsabili se ciò non accade. Nessuno di senta escluso.
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